Pluviometro

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Quando è nato ed a cosa serve?

Il pluviometro fu inventato da Robert Hooke nella metà del 1600; è uno strumento meteorologico utilizzato per misurare la quantità di pioggia caduta in un lasso di tempo. Il pluviometro deve essere posto lontano da ogni ostacolo,come muri,alberi,antenne,cavi elettrici, e comunque da cio che possa impedire o alterare l'accumulo naturale della pioggia.


Quanti tipi di pluviometri esistono?

Pluviometro manuale

Un semplice pluviometro manuale è costituito da un apposito vaso cilindrico, solitamente in plastica, dotato di una scala graduata. L'altezza dell'acqua che riempie il vaso equivale alla pioggia caduta che si misura in millimetri.


Pluviometro elettronico

E' composto da un recipiente al cui interno è posto un meccanismo a bilancia in grado di misurare il peso e la grandezza della goccia che entra da un apposito foro. Attraverso un sensore "reed" viene captato il movimento della bascula ed elettronicamente viene calcolata la quantità di pioggia caduta durante un tempo che potrebbe essere quella di una precipitazione continua oppure quello dell’intera giornata.Infine,è in grado di misurare l'intensità della pioggia ovvero sapere quanti litri o mm di pioggia stanno cadendo in quel momento (mm/h o l/h), in inglese Rain Rate.

L'unità di misura della pioggia è il mm, ogni mm caduto equivale a 1 litro di pioggia caduta per metro quadrato di superficie.Importante è posizionare il pluviometro elettronico perfettamente in bolla per non incorrere in errori di sopra/sotto stima.